Contratto di Fiume del Garigliano – basso Liri

Il Contratto di Fiume (CdF) è uno strumento della programmazione strategica negoziata finalizzato principalmente alla riqualificazione dei corpi idrici ed alla gestione sostenibile dei territori fluviali.

In Europa il CdF è stato introdotto a seguito del secondo Forum Mondiale dell’Acqua tenuto a L’Aia nel 2000, organizzato dal World Water Council. In Italia ha ottenuto riconoscimento giuridico con il Codice dell’Ambiente (Decreto Legislativo n.152/2006, art. 68 bis) ed ha preso corpo nel 2010 con la “Carta Nazionale dei Contratti di Fiume”.

Il CdF rappresenta uno strumento di programmazione dal basso che, oltre a prevedere processi continui di negoziazione tra le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati coinvolti a diversi livelli territoriali, deve necessariamente integrarsi con le politiche di sviluppo adottate dai territori di riferimento e deve essere coerente con le previsioni urbanistiche locali e regionali, e con i piani predisposti dalle relative autorità di bacino distrettuale.

Nel Lazio meridionale e, più specificatamente, nel territorio degli Aurunci e Valle dei Santi è attivo il processo del Contratto di Fiume del Garigliano – basso Liri la cui Cabina di Regia è rappresentata dall’associazione Agen.PA. Tra i sottoscrittori pubblici del Manifesto di Intenti figurano i comuni di Ausonia, Cassino, Castelnuovo Parano, Coreno Ausonio, Esperia, Pignataro Interamna, San Giorgio a Liri, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Apollinare, Vallemaio, Vallerotonda (provincia di Frosinone), Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Minturno (provincia di Latina). Vi ha aderito anche il GAL Aurunci e Valle dei Santi che ha svolto un importante ruolo propulsore.

A seguito delle attività di concertazione con gli stakeholder e con gli Enti territoriali sono stati definiti tre Temi Catalizzatori: a) difesa del territorio; b) valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale; c) sviluppo sostenibile.

Le attività in corso prevedono una formale e funzionale cooperazione tra tutti gli Enti coinvolti, compreso il GAL, al fine di sviluppare un Piano di Azione che affronti le criticità e le opportunità di sviluppo locale legate ai temi dell’acqua, dell’agricoltura, del turismo e della cultura, dell’ambiente e dell’identità territoriale, contribuendo a creare un “territorio Green” nell’ottica dello Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030.

Gli interventi previsti nel Piano di Azione potranno trovare attuazione per mezzo dei fondi europei, diretti ed indiretti, previsti nella programmazione 2021-2027.

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DOCUMENTO STRATEGICO 2022 - Programmazione Negoziata di medio-lungo termine per lo Sviluppo Sostenibile

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